Antropologia economica
L'antropologia economica è una disciplina dell'antropologia che cerca di spiegare il comportamento economico umano attraverso l'antropologia e l'economia. È esercitata dagli antropologi ed ha un complesso rapporto con l'economia. All'interno dell'antropologia economica ci sono tre paradigmi importanti: formalismo, sostantivismo e culturalismo. Più semplicemente l'antropologia economica studia la produzione, la distribuzione e la circolazione delle risorse materiali; è bene sottolineare che le risorse non sono soltanto di tipo materiale ma anche di tipo simbolico (un sapere, una tecnica, un'ideologia politica o religiosa...), queste ultime costituiscono l'oggetto di studio privilegiato dell'antropologia politica.
Le origini dell'antropologia economica sono piuttosto vaghe ma con sicurezza possiamo affermare che colui che diede un grande contributo alla nascita di questa disciplina, fu Karl Polanyi, un economista ungherese trasferitosi in Gran Bretagna nel 1940 per sfuggire ai nazisti, il quale sulla base degli studi antropologici di Bronisław Malinowski (le forme di scambio cerimoniale kula delle isole Trobriand), Franz Boas (le cerimonie del potlatch degli indiani nordamericani del Pacifico) e Marcel Mauss (studio sul dono presso i Māori) elaborò la sua teoria economica basata sul principio di reciprocità.
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