Goffman Erving
rinomato psicologo e sociologo canadese.
Durante la sua carriera professionale dedicò gran parte delle sue energie all’osservazione partecipante, allo scopo di studiare il comportamento umano. Dalle sue ricerche emersero teorie sulle interazioni sociali e sul luogo che ogni persona occupa all’interno delle gerarchie sociali. Durante la sua attività, pubblicò diversi libri di prestigio, tra i quali spiccano titoli come “Stigma. L’identità negata” (1963), “Relazioni in pubblico. Microstudi sull’ordine pubblico” (1971) o “La vita quotidiana come rappresentazione” (1957).
La teoria dell'azione sociale
Come già detto, il sociologo sostiene l’idea che gli atteggiamenti umani dipendano dagli scenari e dalle relazioni personali che viviamo. In questo senso, siamo tutti sottoposti ad una continua rivisitazione della nostra immagine di fronte al resto del mondo. L’insieme delle interazioni che ciascun individuo realizza con l’ambiente intorno a lui, lo porta a ricercare la definizione di ogni situazione allo scopo di ottenere il controllo della stessa. Detto in altro modo, agiamo nel costante tentativo di manipolare le impressioni che gli altri si faranno su di noi.
In questo caso, si potrebbe affermare che siamo dei veri e propri attori che interpretano un ruolo davanti ad un pubblico costituito da una o più persone. Sembrerebbe che Goffman non avesse tutti i torti al riguardo, poiché tutti noi cerchiamo di proiettare un’immagine favorevole agli altri. Nel tentativo di piacere, essere accettati, fare simpatia, farci odiare…tutti agiamo cercando di essere pertinenti all’immagine desiderata.
Secondo Goffman e sempre nell’ambito della sua teoria dell’azione sociale, quando interagiamo con gli altri, in realtà non cerchiamo altro che creare impressioni che formino delle interferenze nel pubblico. Ci comportiamo così perché crediamo che quelle interferenze saranno per noi vantaggiose, poiché tramite esse potremo riflettere gli aspetti della nostra identità che vogliamo far trasparire. Inoltre, esse mostreranno la nostra intenzionalità.
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